Titolo originale ハチ公物語

Hachikō monogatari

Lingua originale giapponese

Paese di produzione Giappone

Anno 1987

Durata 107 min

Colore colore

Audio sonoro

Rapporto 1.85:1

Genere drammatico

Regia Seijirô Kôyama

Soggetto Storia vera del cane Hachikō

Sceneggiatura Kaneto Shindô

Produttore Toshio Nabeshima, Jun'ichi Shindô

Produttore esecutivo Kazuyoshi Okuyama

Casa di produzione Shochiku

Art director Yoshinobu Nishioka

Montaggio Mitsuo Kondô

Musiche Tetsuji Hayashi

Tema musicale Garasu no kanransha

 

Interpreti e personaggi

Tatsuya Nakadai: Hidesaburō Ueno

Kaoru Yachigusa: Shizuko Ueno

Mako Ishino: Chizuko Ueno

Hiroyuki Nagato: Kiku

Shingo Yamashiro: Tome

Toshinori Omi: Ogata

Hairi Katagiri: Oyoshi

Toshirô Yanagiba: Tsumoru Moriyama

Chôei Takahashi: Mase

 

La pellicola racconta la vera storia del cane Hachikō, che dalla morte del padrone, nel 1925, ne attese invano il ritorno alla stazione di Shibuya per dieci anni, fino alla propria morte avvenuta nel 1935. 

Vincitore di premi Genesis Awards 1988: "miglior lungometraggio" e Mainichi Film Award 1988: "migliore direzione artistica".

 

Nel 2009 è uscito il remake di Hachikō monogatari, Hachiko - Il tuo migliore amico, regia di Lasse Hallström, con Richard Gere e Joan Allen.

 

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Hachikō (ハチ公?), conosciuto anche come Chūken Hachikō (忠犬 ハチ公?, letteralmente cane fedele Hachikō), o con il suo vero nome Hachi, che in giapponese significa "otto", numero considerato benaugurante, nacque in una fattoria di Ōdate, nella Prefettura di Akita, il 10 novembre 1923. Cane di razza Akita Inu bianco, divenne famoso per la sua enorme fedeltà nei confronti del suo papà adottivo, il professor Hidesaburō Ueno di Shibuya, che lo portò con sé dall'età di due mesi. Il professore lavorava presso il dipartimento agricolo dell'Università Imperiale di Tokyo e ogni mattina prendeva il treno per andare al lavoro. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e, quando il professore rientrava dalla giornata lavorativa, ritornava alla stazione ad aspettarlo.

Il 21 maggio 1925 Ueno morì improvvisamente durante una lezione. all'università ma Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione alle cinque del pomeriggio per aspettarlo. Da allora tornò alla stazione ogni giorno. Il capostazione di Shibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui, si affezionarono e gli offrirono cibo e riparo.

 

Con il passare del tempo, tutto il popolo giapponese seppe di Hachikō. Molte persone cominciarono ad andare a Shibuya per vederlo e accarezzarlo mentre attendeva invano il padrone.

Nell'aprile 1934, venne realizzata, per opera dello scultore Teru Ando, una statua in bronzo con le sue sembianze, posta nella stazione di Shibuya; un'altra simile venne eretta e inaugurata con lo stesso Hachikō a Ōdate, sua città natale.

L'8 marzo 1935 Hachikō morì all'età di undici anni, dopo aver atteso ininterrottamente per ben dieci anni il ritorno del suo papà umano. Ritrovato in una strada di Shibuya, la sua morte impietosì così tanto la comunità nipponica che la notizia venne riportata in tutte le prime pagine dei giornali e venne dichiarato un giorno di lutto nazionale.

Durante la seconda guerra mondiale il governo giapponese, necessitando di quantità ingenti di metalli per costruire le armi, ordinò di usare anche quello della statua di Hachikō. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, Takeshi Ando, figlio di Teru, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante Hachikō, sempre nello stesso posto di quella precedente. Nonostante il corpo di Hachikō sia stato preservato tramite tassidermia ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza, situato a nord-ovest della stazione, alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professor Ueno. L'8 marzo di ogni anno, anniversario della morte del fedele cane, in Giappone, viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō.

 

Emblema di affetto e lealtà, la sua storia divenne il soggetto di film e di alcuni libri:  Hachikō: The True Story of a Loyal Dog, scritto da Pamela S. Turner e illustrato da Yan Nascimbene, e Hachiko Waits, scritto da Lesléa Newman e illustrato da Machiyo Kodaira.

 

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