Il film è  basato su racconto di Val Lewton La Bagheeta pubblicato nel 1930. Narra la storia di una giovane serba di nome Irena, la quale crede di discendendere da una razza di gente che si trasformano in pantere nere a causa di determinati stati d'animo.

Nel 1993, Il bacio della pantera è stato selezionato per la conservazione negli Stati Uniti National Film Registry della Biblioteca del Congresso come "culturalmente, storicamente o esteticamente significativi".

Segnalato per: tecnica "Lewton Bus", grande suspance e ambientazione da brivido.

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Tratto dall'omonimo romanzo di Oscar Wilde che uscì originariamente nel luglio del 1890 sul Lippincott's Monthly Magazine, mentre nel 1891 lo stesso autore pubblicò sul The Fortnightly Review una prefazione al romanzo ("A Preface to The Picture of Dorian Gray"), per rispondere ad alcune polemiche sollevate dalla sua opera. .Quest'opera, così come molte altre, è ispirata alla leggenda di Faust (protagonista di un racconto popolare tedesco il quale, nella sua continua ricerca di conoscenze avanzate o proibite delle cose materiali, invoca il diavolo (rappresentato da Mefistofele), che si offre di servirlo per ventiquattro anni, e al prezzo della sua anima, gli consentirà la conoscenza assoluta).

Si tratta dell'ottava riproduzione cinematografica (1910, Dorian Grays Portræt. del danese Axel Strøm; 1913, The Picture of Dorian Gray, dello statunitense Phillips Smalley; 1915, Portret Doryana Greya, dei russi Vsevolod Meyerhold e Mikhail Doronin; 1915, The Picture of Dorian Gray, dello statunitense Eugene Moore; 1916, The Picture of Dorian Gray, dello statunitense Fred W. Durrant; 1917, Das Bildnis des Dorian Gray, del tedesco Richard Oswald; 1918, Az élet királya, dell'ungherese Alfréd Deésy).

Trama: Ambientato nella Londra vittoriana del XIX secolo, narra la storia di un giovane e bello, Dorian Gray, che, al caro prezzo dell'eterna giovinezza, farà del dipinto che lo ritrae l'immagine viva di tutte le sue nefandezze e perversioni malefiche. 

Benché ci siano molte differenze dal romanzo all'adattamento cinematografico, a partire dalle fattezza fisiche del personaggio Dorian, manchino le suggestive immancabili nebbie di Londra e il meraviglioso gioco di ombre presenti nel romanzo che accompagna il lettore lungo la narrazione, la bravura di tutti gli interpreti sopperisce a queste mancanze.

Meriti: maestria registica, bellezza ed eleganza stilistica.

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