Paese di produzione Italia, Francia, Germania

Anno 1972

Durata 150 min (prima edizione) 237 min (edizione integrale)

Colore colore

Audio sonoro

Genere storico

Regia Luchino Visconti

Soggetto Suso Cecchi d'Amico, Enrico Medioli, Luchino Visconti

Sceneggiatura Suso Cecchi d'Amico, Enrico Medioli, Luchino Visconti

Produttore Robert Gordon Edwards,Dieter Geissler, Ugo Santalucia

Fotografia Armando Nannuzzi

Montaggio Ruggero Mastroianni

Musiche Robert Schumann, Jacques Offenbach e Richard Wagner

Scenografia Mario Chiari

Costumi Piero Tosi

 

Interpreti e personaggi

Helmut Berger: Ludwig II di Baviera

Romy Schneider: Imperatrice Elisabetta d'Austria

Trevor Howard: Richard Wagner

Silvana Mangano: Cosima von Bülow

Gert Fröbe: Padre Hoffmann

Helmut Griem: Conte Duerckheim

Izabella Telezynska: Regina Madre

Umberto Orsini: Conte Von Holstein

John Moulder-Brown: Principe Otto

Sonia Petrovna: Sophie

Folker Bohnet: Joseph Kainz

Heinz Moog: Professore Gudden

Adriana Asti: Lila Von Buliowski

Marc Porel: Richard Hornig

Nora Ricci: Contessa Ida Ferenczy

Mark Burns: Hans von Bülow

Maurizio Bonuglia: Borgomastro

Alexander Allerson

Bert Bloch

Manfred Fuerst

Kurt Großkurth

Anne-Marie Hanschke: Duchessa Ludovica in Baviera

Gérard Herter: Principe Luitpold

Ian Linhart

Carla Mancini

Gernot Möhner

Clara Moustawcesky

Alain Naya

Alessandro Perrella

Karl-Heinz Peters

Wolfram Schaerf

Henning Schlüter

Helmut Stern

Eva Tavazzi: Maria

Louise Vincent

Gunnar Warner

Karl-Heinz Windhorst

Raika Juri

 

È il terzo e ultimo film della "trilogia tedesca" viscontiana, di cui fanno parte i precedenti La caduta degli Dei e Morte a Venezia.

1974 - Premio Oscar Nomination Migliori costumi a Piero Tosi

 

Trama: Ludwig II di Baviera sale al trono giovanissimo non possedendo le qualità di un re. Romantico, sognatore, artista, si rifugia nella fantasia e nelle opere di costruzione di castelli da fiaba. Amori particolari e controversi, patrimonio dilapidato, entourage mal fidato portano il giovane sovrano alla prematura morte per mano omicida.

 

Meriti: dovizia di particolari scenografici e d'ambientazione, nonostante alcune inesattezze storiche il film si dimostra all'altezza del regista nell'atmosfera decadente e sensibilità estetica.

 

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